Il Channeler
Cosa è il Channeling e chi è il Channeler
Il “Channeling” una forma molto sofisticata di telepatia, dove il “Channeler” (canalizzatore) ode distintamente la voce della propria guida angelica.
Il Channeling è da considerarsi un’esperienza di mezzo e quindi un’esperienza extrasensoriale.
Esso è un talento, che si rivela e sviluppa solo a determinati soggetti destinati a questo scopo.
L’abilità del Channeler sta nel non apporre minimamente la sua mente attiva al contenuto dei messaggi per non limitarne l’integrità.
Egli deve perdurare in meditazione nel perfetto vuoto mentale.
Solo così si ha il puro Channeling.
Egli può così trasmettere direttamente ad altri i messaggi che riceve, divenendo un intermediario fra l’umanità e le sfere angeliche.
La sua voce non cambia timbro, varia solo il tono e il modo di espressione.
I messaggi dati per la maggior parte delle volte sono sibillini e così di difficile comprensione.
L’Angelo si relaziona in funzione alla vibrazione della coscienza del suo uditore.
Con una coscienza con vibrazione evoluta il suo modo di esporre diviene più schietto e sintetico, altresì, con una coscienza con vibrazione involuta, esso diviene meno chiaro e quindi più difficile da interpretarsi.
Egli fa questo nel tentativo di stimolare una coscienza ancora collegata ad una debole volontà.
Comunque sia, nel tempo, ciò che viene detto, prende sempre una reale e tangibile dimensione perfettamente comprensibile.
Nella maggioranza dei casi il Channeling è utilizzato per richieste che riguardano la vita privata del richiedente, come affetti, economia, salute, ecc..
Esso però, può essere anche utilizzato per la ricerca di verità andate disperse nel tempo, e alla spiegazione di argomenti più precisi, come ad esempio i vasti campi della guarigione naturale, le leggi universali che regolano la Creazione,
il piano astrale, ecc..
Nella storia si ritrova questo fenomeno extrasensoriale negli antichi “oracoli” e “sibille”. Famosa è stata l’oracolo femminile di Delfi.
Si racconta che un giorno Socrate interpellò questo oracolo, al quale chiese chi fosse l’uomo al mondo che avesse raggiunta la massima saggezza.
L’oracolo rispose, che Socrate era colui che aveva questo dono, perché era l’unico uomo al mondo cha sapeva di non sapere.